数据管理系统

菜单

03:36:45

序号	标题 / 预览内容	原文长度	来源	发布时间入库时间	下载
2706699	无图 <p> New York: Para pembuat kebijakan Federal Reserve (The Fed) mendapat lampu hijau untuk memulai putaran pemotongan suku bunga pertama pada tahun ini.</p><p>Hal ini setelah laporan pemerintah terbaru menunjukkan pengusaha Amerika Serikat menambahkan jauh lebih sedikit pekerja daripada yang diperkirakan para ekonom pada Agustus dan Juli.</p> Baca juga: Data Laporan Pekerjaan Terkini jadi Risiko Terbesar Pasar Saham </p><p>"Jumlah pekerja nonpertanian meningkat sebesar 142.000 pekerjaan bulan lalu setelah kenaikan yang direvisi turun sebesar 89.000 pada bulan Juli," kata Departemen Tenaga Kerja AS dikutip dari Channel News Asia, Minggu, 7 September 2024.</p><p>Angka ini dibawah prediksi ekonom yang disurvei oleh Reuters yang memperkirakan jumlah pekerja akan meningkat sebesar 160.000 pekerjaan setelah kenaikan yang dilaporkan sebelumnya sebesar 114.000 pada Juli.</p><p>Presiden Inflation Insights Omair Sharif menuturkan saatnya memangkas 50 basis poin ketika merujuk pada ekspektasinya Fed akan memangkas suku bunga pada pertemuannya tanggal 17-18 September sebesar setengah poin persentase</p><p>Dia menjelakan angkanya bukan penurunan seperempat poin persentase yang lebih kecil seperti yang diharapkan oleh sebagian besar analis menjelang laporan hari Jumat.</p><p>Kenaikan gaji bulanan rata-rata tiga bulan sekarang turun menjadi 116.000, jauh lebih sedikit dari 200.000 yang menurut para analis dibutuhkan untuk memenuhi kebutuhan pertumbuhan pekerjaan saat ini dalam populasi yang telah membengkak karena imigrasi.</p><p>Selama dua bulan tersebut, kata Sharif, kenaikan gaji cukup kecil sehingga bisa jadi hanya sekadar rekayasa statistik.</p><p>"Dengan kata lain, kami tidak tahu apakah gaji berbeda dari nol dalam dua dari tiga bulan terakhir," katanya.penurunan suku bungaAwalnya para pedagang berjangka yang menyetujui suku bunga kebijakan Fed kini memperkirakan peluang sebesar 35 persen bank sentral AS akan memangkas suku bunga kebijakannya, yang saat ini berada di kisaran 5,25 persen hingga 5,50 persen, sebesar 50 basis poin pada pertemuannya dalam dua minggu.</p><p>Tak lama setelah laporan pekerjaan dirilis, peluang untuk langkah tersebut telah meningkat menjadi 55 persen. Namun, laporan pekerjaan tersebut juga menunjukkan tingkat pengangguran turun menjadi 4,2 persen dari 4,3 persen pada bulan Juli.</p><p>Para analis tetap berbeda pendapat mengenai apakah perlambatan tersebut akan memicu respons agresif Fed terhadap suku bunga di awal.</p><p>"Jelas bahwa pasar tenaga kerja sedang melambat, dan Fed harus mulai bergerak," kata Kepala Ekonom di Raymond James, Eugenio Aleman, yang meyakini pemotongan suku bunga pertama akan menjadi langkah seperempat poin persentase.</p><p>"Melakukan pemotongan suku bunga sebesar 50 basis poin akan mengirimkan sinyal yang salah ke pasar bahwa ekonomi sedang runtuh, katanya. Dan mereka tidak ingin melakukan itu." tambah dia. Data Lapangan Pekerjaan AS Buat The Fed Berpeluang Turunkan Suku Bunga	查看 2936	美都电视台	2024-09-08 00:00:00 2024-09-08 07:28:49	word
2706698	有图 <p> <p> <p> <img src="https://static.milanofinanza.it/milanofinanza/images/cnbcLogo40x42.png" rel="noopener noreferrer"> Ultim"ora news 7 settembre ore 20 </p> <p> </p> </p><p>Il problema politico per la Germania non è il successo elettorale di AfD, primo partito nelle elezioni in Turingia, un Land demograficamente minuscolo ed economicamente irrilevante, quanto la tenuta sociale complessiva del Paese, messa a dura prova in questi anni. </p><p>Le elezioni disvelano una Germania sempre più divisa tra coloro che hanno ancora una buona retribuzione e che vivono nelle aree più ricche del Paese, a Ovest e nel Sud, e quelli che vengono pagati molto meno, nel Nordest, nei Land dell’ex Ddr. </p>I traumi interni della Germania <p>C’è un duplice profondo malessere interno: il primo, che ha ragioni prettamente economiche, è dovuto alle incerte prospettive del suo apparato produttivo tradizionale, concentrato nei comparti della chimica e della meccanica che sono stati duramente colpiti dall’aumento dei costi dell’energia e dal passaggio traumatico verso l’auto a trazione elettrica che sta assestando colpi micidiali a quello che era il fiore all’occhiello del suo sistema industriale. </p> <i>Leggi anche: Crisi senza fine: la Germania verso una nuova recessione nel 2024 secondo l’istituto IfW Kiel. Cosa significa per l"Europa</i> <p>A questo trauma va aggiunto l’ingresso di sempre nuovi immigrati per via legale, anche a causa dei ricongiungimenti familiari, che ha portato al 17,3% la percentuale della popolazione residente di provenienza straniera che è arrivata dopo il 1950, cui si sono aggiunti i sempre più numerosi richiedenti asilo provenienti da aree colpite da conflitti, con il milione e centomila ucraini arrivati tra il marzo e il maggio del 2022, oltre agli innumerevoli clandestini arrivati dopo aver percorso la cosiddetta rotta balcanica. </p>Aumentano i lavoratori con un basso salario <p>È stata resa incandescente la competizione lavorativa, esacerbando la già penosissima stabilizzazione realizzata a partire dai primi anni duemila con la deflazione salariale interna indotta dai minijob, che avevano abbattuto il costo del lavoro nei settori non esposti alla concorrenza internazionale: nel 2022, secondo Destatis, l’organismo ufficiale di statistica, nella media nazionale, la percentuale dei lavoratori remunerati con un salario lordo inferiore a quello minimo di 12,50 euro era stata pari al 19% del totale degli occupati, arrivando al 23% nei Land orientali della ex-Ddr. </p><p>In Germania, la condizione di disagio determinata dal basso salario sta dilaniando la coesione sociale: sempre nel 2022, sul totale dei lavoratori con meno di 25 anni, è arrivata al 44% la percentuale di coloro che hanno ricevuto una bassa retribuzione. Per quanto riguarda gli impiegati con più di 65 anni, la percentuale è stata del 41%. I settori economici in cui gli impiegati con basse retribuzioni superano la maggioranza sono quello dell’ospitalità e della ristorazione col 63%, seguiti dall’agricoltura e dalla pesca col 56%. </p> <i>Leggi anche: Germania, Scope Ratings: l’avanzata dell’estrema destra rischia di destabilizzare la stabilità economica europea</i> Le relazioni internazionali si fanno più incerte <p>Le relazioni internazionali della Germania sono sotto pressione da anni, innanzitutto per la mai sottaciuta contrarietà di Washington all’uso del gas russo, che già la presidenza Trump considerava un’arma nelle mani di Mosca opponendosi con manovre di ogni sorta al raddoppio del North Stream. Non solo i costi dell’energia sono saliti alle stelle, determinando una riduzione della competitività delle merci prodotte in Germania che si deve rivalere sui subfornitori come l’Italia, ma anche le relazioni con Pechino si sono fatte più incerte dopo l’esaurimento del ciclo di infrastrutturazione dell’industria cinese e per via della transizione verso le auto a trazione elettrica che hanno determinato l’imposizione di dazi da parte dell’Ue. </p>Il futuro della Germania <p>L’industria automobilistica tedesca è nel guado, tra la prospettiva di delocalizzare la produzione dei modelli tradizionali nei Paesi a più basso costo del lavoro e dell’energia come la Turchia, e quella già sviluppata in Cina per servire sia quel mercato in grande espansione che tutta l’area asiatica a condizioni competitive. </p><p>Ed è del tutto campata in aria l’idea di trasformare l’industria tedesca al fine di produrre armamenti pesanti per tutta l’Europa in vista di un lungo periodo di contrasto con la Russia: non è più l’epoca degli eserciti di leva, dei coscritti e dei riservisti richiamati a milioni che maneggiano fucili e mitragliatrici, che guidano mezzi corazzati prodotti a decine di migliaia e che sparano senza tregua da sterminate batterie di cannoni e obici. </p> <i>Leggi anche: AfD Uber Alles? Che succede ai mercati e all’Europa se in Germania torna il nazismo</i> <p>Anche la guerra moderna è enormemente costosa, come sempre, ma solo per la sofisticata tecnologia che ora veste tutte le armi, a cominciare dai visori dei fucili per arrivare ai sistemi di guida dei missili e alle contromisure informatiche. Essersi attardata nell’industria manifatturiera e di quella automobilistica in particolare, ha consentito alla Germania di continuare a mietere successi nell’export per un quarantennio, mentre gli Usa abbandonavano la Old Economy trattenendo per sé solo l’industria degli armamenti. </p>I nodi che Berlino deve sciogliere <p>In un assetto sostanzialmente imperiale nei rapporti con l’Europa e con la Germania in particolare, gli Usa hanno fornito protezione nei confronti dell’Urss attraverso la Nato, in cambio dell’accesso al suo sterminato mercato interno: una condizione di reciproco vantaggio che è venuta meno una volta che gli Usa hanno ritenuto insostenibile l’accollo al solo contribuente americano del costo della difesa europea cui si aggiunge il deficit commerciale strutturale che non è compensabile né con l’imposizione di dazi come si è tentato di fare con la Cina, né con una svalutazione del dollaro che affonderebbe Wall Street: dopo la grande crisi finanziaria americana del 2008, era l’implosione dell’euro l’unico rimedio possibile, col ritorno del marco che con la sua forza avrebbe finalmente annullato la competitività tedesca. </p><p>La crisi dell’Eurozona nel 2010-2012 avrebbe avuto come esito un riequilibrio del campo occidentale, che la Germania ha ostacolato in ogni modo, imponendo un decennio di feroce austerità col Fiscal Compact e sviluppando relazioni sempre più strette con Mosca e con Pechino, invise a Washington. Sono questi i nodi che Berlino ora deve sciogliere: la guerra in Ucraina è solo il pettine della Storia. (riproduzione riservata) </p> L’incubo di una Germania senza auto. Tutte le sfide del paese tra crisi interne e pressioni globali - MilanoFinanza News	查看 6919	金融日报	2024-09-06 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706697	无图 <p> Duro colpo per Raiffeisen Bank International. L’istituto di credito austriaco ha annunciato che un tribunale in Russia ha ordinato il congelamento delle azioni della sua filiale nel Paese,AO Raiffeisenbank, complicando ulteriormente gli sforzi per venderla e per trasferire capitale fuori dai confini russi. «Un"ingiunzione preliminare ha imposto il divieto immediato di trasferire le... </p> Duro colpo per Raiffeisen: la Russia congela le azioni della filiale, addio ai piani di uscita? - MilanoFinanza News	查看 474	金融日报	2024-09-06 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706696	无图 <p> Mirafiori è in ginocchio e la capitale italiana dell’auto, Torino, si appresta ad affrontare quelli che probabilmente saranno mesi ancora più duri di quelli che sta già vivendo da inizio 2024 e tra i più complessi degli ultimi anni. Lo stabilimento torinese di Stellantis rischia di arrivare presto all’inattività totale sul fronte della produzione di vetture,... </p> Stellantis, Mirafiori in crisi ferma la produzione un altro mese. E rischia di non fare quasi più auto fino a fine anno - MilanoFinanza News	查看 450	金融日报	2024-09-06 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706695	有图 <p> <p> <p> <img src="https://static.milanofinanza.it/milanofinanza/images/cnbcLogo40x42.png" rel="noopener noreferrer"> Ultim"ora news 7 settembre ore 20 </p> <p> </p> </p><p>Un ambito che la Bce dovrà considerare nella riunione del 12 settembre e nei mesi successivi riguarda il credito. La trasmissione della politica monetaria all’economia, uno dei criteri valutati da Francoforte, è stata più forte di quanto atteso prima della stretta sui tassi. Secondo gli ultimi dati Bce relativi a luglio, i prestiti alle aziende in Italia sono scesi del 4,2% su base annua, rispetto al -3,4% di giugno. Una flessione così ingente non si osservava da gennaio. Il credito sembrava in una fase di lieve miglioramento ma a luglio c’è stata una riduzione di prestiti alle imprese per circa 7,5 miliardi, la caduta mensile più rilevante da agosto 2023. </p><p>Lo scenario sul credito è migliore nel resto d’Europa, ma non di molto: i prestiti alle aziende sono scesi dello 0,1% in Germania e dell’1,5% in Spagna, mentre sono aumentati del 2,9% in Francia. Nel complesso dell’Eurozona il credito alle imprese è salito dello 0,6% (in calo dal +0,7% di giugno), mentre quello alle famiglie è aumentato dello 0,5% (dal +0,3% di giugno). </p>L’analisi della Banca d’Italia <p>Il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta ha detto nei giorni scorsi che secondo alcune analisi di Via Nazionale il credito alle aziende si sta riducendo soprattutto a causa della domanda. Le imprese oggi hanno molti profitti e gli investimenti stanno crescendo meno rispetto al passato. Perciò le aziende hanno meno bisogno di prestiti. Il credito di conseguenza è in calo non perché ci sia una carenza di offerta ma perché le imprese ne hanno meno bisogno. Panetta ha comunque ricordato che i profitti non dureranno per sempre e che l’economia sta rallentando, perciò le banche dovranno sostenere con il credito gli investimenti e l’attività produttiva. </p>La valutazione di Nicastro (Aidexa) <p>Un punto di vista privilegiato sul mondo del credito è quello di Roberto Nicastro, che oggi è presidente di Banca Aidexa e senior advisor Europa per Cerberus Capital, dopo essere stato direttore generale di Unicredit, vicepresidente di Ubi e presidente delle quattro good banks (Chieti, Ferrara, Etruria, Marche) emerse dalle risoluzioni del 2015. Aidexa, una società fintech che ha preso la licenza bancaria nel 2021, è in controtendenza con un aumento del 31% da fine 2023 dei finanziamenti alle micro e piccole imprese, arrivati a un valore complessivo di 880 milioni. Riguardo al settore, Nicastro dice a MF-Milano Finanza che in Italia c’è stato innanzitutto un effetto di domanda sul credito legato all’aumento dei tassi. «In passato alle imprese non costava molto finanziarsi in banca mantenendo posizioni di liquidità. Ora invece le aziende preferiscono usare tutte le risorse di liquidità disponibili, come conseguenza dei bassi rendimenti sul conto corrente e del costo del credito». In secondo luogo, aggiunge, sempre in tema di domanda, «c’è attesa per la discesa dei tassi: questo fattore spinge a rinviare finanziamenti e investimenti. Questi ultimi sono frenati anche dalla congiuntura fiacca e dal ritorno a una crescita da zero virgola». </p><p>Il presidente di Aidexa indica anche alcuni fattori di offerta. «Le banche si sono ritrovate con un po’ di liquidità in meno per la concorrenza dei titoli di Stato. Anche i rifinanziamenti della Bce attraverso Tltro sono arrivati a scadenza. E poi c’è stato un inasprimento dei criteri creditizi. Le banche ottengono in questa fase molti profitti sulla raccolta e hanno così un minore incentivo a prendere rischi sui prestiti». </p> <i>Leggi anche: Attacco tedesco sui titoli di Stato. Nagel e Schnabel vogliono limitare gli acquisti Bce quando l’inflazione è bassa</i> <p>Le tendenze di domanda e offerta, precisa Nicastro, sono più accentuate per le microimprese, quelle con meno di 2 milioni di fatturato, che in Italia contribuiscono al 26% del pil. «Sono le aziende che stanno soffrendo di più», dice il banchiere. «Lo si vede anche dal calo del credito garantito per le pmi di circa il 10% annuo. Nel 2020 era stato di 130 miliardi per il boom del Covid. Quest’anno invece si stima un livello attorno a 30-35 miliardi. Questo fattore può pesare anche sui dati complessivi in Italia, assieme a una contrazione dei prestiti nelle costruzioni per la fine del Superbonus». </p><p>In tal senso, aggiunge Nicastro, «il governo con la prossima legge di bilancio deciderà come modulare il sistema di garanzia per le pmi. Auspico un’attenzione particolare verso i settori in cui il credito fluisce meno: microimprese e Sud. Il governo può usare il fieno messo in cascina e non impiegato per il Covid: sono stati utilizzati a fine 2023 solo 3,5 miliardi sui 24 accantonati per la pandemia e su un totale di 210 miliardi totali di finanziamenti erogati per metà già restituiti. Si tratta di un costo percentuale di gran lunga migliore di quello per esempio del Regno Unito, grazie a schemi di garanzia in Italia ben collaudati già prima del Covid. È stata una misura di successo». </p><p>L’andamento negativo dei prestiti è un segnale negativo per la ripresa nei prossimi mesi? «Il calo dei tassi darà un aiuto. Inoltre va considerata la riduzione delle scorte di liquidità delle imprese», rileva Nicastro. «Di conseguenza ci potrà essere un recupero nel credito. Resta da vedere se si attiva un circolo virtuoso con un miglioramento della crescita che poi mette più voglia di investire». </p>Le prossime mosse Bce <p>Gli analisti di BofA osservano che la formazione di credito netta (via prestiti ed emissioni obbligazionarie) è ancora molto debole nell’Eurozona. Per gli economisti questo fattore, unito alla stagnazione dei consumi, all’aumento del risparmio e alle difficoltà della manifattura, obbligherà la Bce a tagliare più di quanto atteso dai mercati. Dopo la prima riduzione di giugno, la banca centrale con ogni probabilità abbasserà i tassi il 12 settembre. La maggior parte degli economisti si aspetta un’altra sforbiciata a dicembre, ma alcuni operatori scommettono su un ulteriore intervento nella riunione intermedia di ottobre. </p><p>Intanto Eurostat ha abbassato la crescita nell’Eurozona nel secondo trimestre a +0,2%, dal +0,3% preliminare (che corrispondeva a quello del primo trimestre). Il dato si confronta con il +0,4% previsto dalla Bce. Le prospettive non sono positive, come mostrano gli indici anticipatori e le previsioni aggiornate di alcuni istituti di ricerca sull’economia tedesca. Anche la Bce con ogni probabilità taglierà le stime sul pil dell’Eurozona nella prossima riunione. Nel frattempo i rischi sull’inflazione appaiono in calo: l’aumento delle retribuzioni per dipendente è stato inferiore alle attese di Francoforte (+4,3% nel secondo trimestre, invece di +5,1%). Come ha detto il membro del board Bce Piero Cipollone, occorre tornare al 2% di inflazione «senza frenare in modo non necessario l’economia, perché in Europa abbiamo un disperato bisogno di investimenti e di crescita». (riproduzione riservata) </p> Il credito alle imprese resta debole in Italia ed Eurozona. Per la Bce è tempo di tagliare ancora i tassi - MilanoFinanza News	查看 7260	金融日报	2024-09-06 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706694	有图 <p> <p> <p> <img src="https://static.milanofinanza.it/milanofinanza/images/cnbcLogo40x42.png" rel="noopener noreferrer"> Ultim"ora news 7 settembre ore 20 </p> <p> </p> </p><p>Ventotene esterno giorno, agosto 2024. «Il Manifesto di Ventotene è la base dell’Unione Europea e rappresenta tutti i valori in cui crediamo, lo manderei a Vladimir Putin». Josep Borrell, alto rappresentante della Politica estera dell’Ue usa l’arma dell’ironia per punzecchiare lo zar allo svelamento del murales che riproduce sull’isola pontina l’intero testo dello scritto di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, redatto nel 1941 quando l’Unione Sovietica entrò in guerra per fermare l’avanzata di Hitler. </p><p>Il testo è considerato dagli europeisti di ieri e di oggi la costituzione mai promulgata dell’Unione europea ma anche, dai suoi detrattori, la versione comunitaria del Manifesto di Marx ed Engels. Nella realtà entrambi gli schieramenti dimenticano che il Trattato di Roma non ha federato gli stati e gli eserciti, come professavano i tre spediti al confino fascista, bensì i mercati. </p>Da Ventotene all’Ucraina <p>Un cambio di rotta fondamentale, di cui si pagano ancora le conseguenze quando si critica l’Europa perché le manca un’anima politica e un’impostazione sociale. Soprattutto non ricordano quanto sosteneva Federico Caffè: l’utopia è il sogno dei poveri e la paura dei ricchi. Dunque, per andare avanti serve il compromesso tra sogno e realtà, tra stato e mercato, tra ricchezza e salario. </p><p>Borrell è convinto che la strada sia quella giusta, anche quella delle armi a Kiev per combattere l’invasore russo. «Parte delle idee del Manifesto di Ventotene sono state realizzate, come l’euro e il mercato unico, altre no, come la difesa e l’esercito unico ma bisogna continuare a lavorare per farlo. Quanto alla guerra in Ucraina per ora non ci sono le condizioni per una pace». Nemmeno per frenare i nazionalismi, gli chiedo alludendo all’avanzata di Afd in Germania. La risposta è sorprendente: «Temo più la Russia che i nazionalismi in Europa, perché Putin è imperialista». </p> <i>Leggi anche: È complicato cedere sovranità a un’Unione ancora incompleta</i> Il richiamo del nazionalismo <p>Venezia, interno notte, Festival del Cinema. L’ombra lunga del nazionalismo imperialista domina la bella opera di «M, il figlio del secolo», trasposizione cinematografica del primo tomo della trilogia di Antonio Scurati su ascesa e caduta di Benito Mussolini. Un gigantesco Luca Marinelli, ingrassato di venti chili per impersonare il duce, si rivolge, come in tutta la serie Sky firmata da Joe Wright, direttamente al pubblico in favore di macchina e prima di entrare nel palco della Scala a Milano, dove attende l’esito della marcia su Roma e le chiavi d’Italia dal re, e con un ghigno alla Joker sillaba: «Make Italy great again». </p><p>Era il sogno del dittatore, passato dal socialismo al fascismo con una facilità ancora non spiegata e dal neutralismo al bellicismo della vittoria mutilata con un opportunismo preludio di tragedia a venire. Far da solo, il suo obiettivo, puntando su un paese tetro e spaventato, illuminato dall’autore di «L’ora più buia» solo da luci fiacche come la sinistra e bruciato da fiaccole stile Gotham City, dove manca però un Batman salva-democrazia. </p><p>E far da soli, un secolo dopo, è ancora incredibilmente la tentazione di molti paesi in Europa, come l’Ungheria, l’Austria, l’Inghilterra, l’Italia e financo la Francia, che della perdita della sua grandeur napoleonica continua a non capacitarsi. Di fronte alle difficoltà della politica senza più muri e confini, spesso la reazione alla competizione globale resta quella del nazionalismo alla Trump, alla Marinelli, alla M: facciamo noi, facciamo da soli, cadiamo da soli. </p>I nuovi M <p>E come sono questi nuovi M, come si muovono nel caos mondiale? Una prova la troviamo a Cernobbio. Interno giorno, settembre piovoso, forum Thea Ambrosetti. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appena ricordato che occorre evitare ogni «nostalgia» nazionalista, che troppi disvalori prevalgono sui valori, che l’Italia «è un debitore onorabile ma abbatterlo è ineludibile», messaggio chiaro per la premier Giorgia Meloni e per il ministro Giancarlo Giorgetti, mentre arriva Viktor Orban. </p> <i>Leggi anche: Forum Ambrosetti: al lavoro per portare il premier dell’Ucraina Volodymyr Zelensky a Cernobbio</i> <p>Il presidente ungherese fa paura alle diplomazie europee perché da presidente del semestre Ue si muove in grande autonomia. Troppa, per Bruxelles. E le sue dichiarazioni lo confermano: lui fa da solo. «Abbiamo un buon rapporto con Volodymyr Zelensky», afferma, anche dopo l’incontro con il presidente russo Vladimir Putin, o meglio nonostante quel meeting, «il dialogo è veramente importante. Se non c’è dialogo non ci sono chance per la pace». Vero, ma il dialogo tra gli autocrati nell’assenza dell’Europa non può bastare a chi crede nella libertà e nella convivenza. </p><p>Riuscirà Orban dove stanno fallendo finora Borrell, Biden e von der Leyen? E quale sarà per tutti il prezzo di questo eventuale successo? Meglio non scoprirlo a cose fatte. (riproduzione riservata) </p> Dagli Usa all’Europa, avanza il nazionalismo come reazione alla competizione globale. Sì, ma che prezzo? - MilanoFinanza News	查看 5381	金融日报	2024-09-06 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706693	有图 <p> <p> <p> <img src="https://static.milanofinanza.it/milanofinanza/images/cnbcLogo40x42.png" rel="noopener noreferrer"> Ultim"ora news 7 settembre ore 20 </p> <p> </p> </p><p>Il derby capitale non si gioca più solo negli stadi ma anche tra gli stadi. In un Paese in cui su 129 stadi di calcio soltanto sei sono di proprietà delle società (l’ Allianz Stadium della Juventus, il Mapei Stadium del Sassuolo, la Bluenergy Stadium dell’Udinese, lo Gewiss Stadium dell’Atalanta, il Giovanni Zini della Cremonese e il Benito Stirpe del Frosinone), entrambe le squadre romane stanno cercando di concretizzare il desiderio di avere un’infrastruttura a propria immagine e somiglianza. </p> <i>Leggi anche: Gli stadi italiani hanno in media 68 anni</i> <p>Pur se l’iter burocratico da seguire per la realizzazione delle due infrastrutture è lo stesso, trattandosi in entrambi i casi di un partenariato pubblico-privato, l’As Roma è più avanti nella tabella di marcia. La prima pietra dello stadio di Pietralata potrebbe essere, infatti, posata già alla fine del 2025 o - più probabilmente - all’inizio del 2026 per completare i lavori entro l’estate del 2027 e festeggiare 100 anni dalla fondazione del club giallorosso. Il presidente biancoceleste Claudio Lotito dovrebbe invece presentare formalmente il piano di pre-fattibilità, un passo cruciale per avviare ufficialmente l’iter di approvazione del progetto del club per lo stadio Flaminio, a inizio ottobre. Da lì ci vorranno almeno due-tre anni per completarlo, quindi il rinnovo del Flaminio dovrebbe terminare nella migliore delle ipotesi a fine 2027, se non l’anno successivo. </p> <i>Leggi anche: Stadio dell’As Roma, ecco come sarà il nuovo impianto a Pietralata con la curva sud più grande d’Europa</i> Investimenti <p>L’altra differenza che distingue i due stadi è che la Roma arriverà a sborsare 1 miliardo di euro (inizialmente i costi erano stimati in 528 milioni ma sono subentrati i rincari dei materiali e dell’energia) per realizzare un progetto ex novo, mentre la Lazio investirà oltre 250 milioni per riqualificare l"esistente stadio ideato da Pier Luigi Nervi nel 1959 ma inutilizzato da quasi 10 anni.Ci sono però le sfide da vincere, gli obiettivi da raggiungere e le richieste del Comune da soddisfare che accomunano le due squadre romane. </p>Capienza <p>Lo stadio di Pietralata della Roma, progettato dal noto studio americano Populous, conterà 60 mila posti con la «curva Sud più grande d’Europa». Non distante la capienza che dovrebbe raggiungere il Flaminio dopo il rinnovo, pari a 50 mila posti, più che raddoppiando gli attuali 24 mila spettatori. </p>Altre attività <p>Nello spazio giallorosso, che sarà esteso per 17 mila metri quadrati, sorgeranno anche il museo della Roma, il negozio per i tifosi e altre aree dedicate alle famiglie.Similmente Lotito vorrebbe uno stadio polifunzionale da sfruttare anche per eventi infrasettimanali non solo calcistici, in primis concerti. </p>Le richieste del Campidoglio <p>Per ascoltare le richieste del Comune le due squadre dovranno intervenire sul tessuto urbano circostante, dando garanzie per mobilità e parcheggi, ma anche trovare una soluzione per ridimensionare l’inquinamento acustico. </p><p>Nel caso della Roma le due cose si intersecano: i 6.500 parcheggi da garantire si concretizzeranno in un multipiano che sorgerà in un’area posta a metà fra lo stadio e l’ospedale Sandro Pertini, che avrà anche la funzione di schermo acustico. Sull’idea della Lazio non si hanno ancora i dettagli ma il sindaco Roberto Gualtieri si è raccomandato di tenere sott’occhio la mobilità, compresi i parcheggi, e l’impatto acustico dato che la struttura sorge nel bel mezzo di un quartiere molto residenziale, dove nel 2035 arriverà la Metro C. </p> <i>Leggi anche: Roma, nuovo stadio a Pietralata ma la metro C va all’Olimpico</i> <p>Ad oggi solo una cosa è certa. Come risulta a MF-Milano Finanza, l’unico progetto realmente presentato per la riqualificazione del Flaminio è quello di un raggruppamento temporaneo d’impresa, di cui fa parte la Roma Nuoto. Di quello del Credito Sportivo in joint venture con Cassa Depositi e Prestiti in Campidoglio non c’è ancora traccia. Mentre c’è il documento firmato dai designer ingaggiati da Lotito. L’assessore allo Sport del Comune, Alessandro Onorato, si è detto aperto a valutare tutti i progetti che arriveranno in una conferenza dei servizi tripartita, da cui emergerà il progetto vincitore, ossia quello che riceverà l’approvazione di tutti gli enti coinvolti, compresa la Soprintendenza. L’importante, fa sapere il Comune, è che il progetto per riqualificare un impianto storico, ma inutilizzato, nel cuore della città sia serio. L’obiettivo è far partire i lavori. Per entrambi gli stadi. (riproduzione riservata) </p> Roma, il derby Capitale tra i nuovi stadi della As Roma e della Lazio - MilanoFinanza News	查看 4960	金融日报	2024-09-06 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706692	有图 <p> <p> <p> <img src="https://static.milanofinanza.it/milanofinanza/images/cnbcLogo40x42.png" rel="noopener noreferrer"> Ultim"ora news 7 settembre ore 20 </p> <p> </p> </p><p>Cosa hanno ottenuto i sindacati confederali Fisac Cgil, Uilca e First Cisl denunciando il Banco Bpm per asserito comportamento antisindacale? Hanno ottenuto miglioramenti economici per i lavoratori? Migliorie normative? Più assunzioni? Niente di tutto questo: «zero titoli». </p><p>Hanno dovuto sottoscrivere, per evitare la bocciatura del tribunale, una conciliazione, ottenendo un «grandissimo»risultato: la banca ha rimosso dal proprio sito internet uno dei suoi comunicati nel quale si sottolineava l’atteggiamento responsabile di Fabi e Unisin e il fatto che la rottura del tavolo sindacale era da addebitare tutta alle tre sindacali confederali. </p><p>E cosa hanno ottenuto i lavoratori da questa vicenda? Hanno ottenuto che la banca si chiuderà ancora di più a riccio e avrà difficoltà a dimenticare quanto accaduto, con probabili ripercussioni su temi che interessano tutti i dipendenti, come inquadramenti, premi aziendali e nuove assunzioni. </p><p>Cosa hanno voluto dimenticare i sindacati confederali Fisac Cgil, Uilca e First Cisl quando hanno denunciato la banca? Hanno volutamente dimenticato che l’amministratore delegato di Piazza Meda, Giuseppe Castagna, fosse stato uno di quelli che ha spinto notevolmente per garantire, qualche mese fa, a tutti i lavoratori del credito compresi quelli di Banco Bpm, un aumento di 435 euro che non ha avuto eguali in altri settori, molti dei quali ancora fermi con i contratti collettivi nazionali scaduti da tempo. </p><p>Cosa dovrebbe insegnare questa vicenda, se ci si trovasse di fronte a persone responsabili? Dovrebbe insegnare che «l’auspicio» del giudice Tullio Perrillo, che letteralmente spinge la banca «a riaprire senza indugio il tavolo delle trattative» auspicando che «tutte le organizzazioni sindacali vi aderiscano», non sarebbe da prendere sottogamba o da non rispettare, perché si tratta dell’auspicio di un autorevole magistrato, messo nero su bianco, sottoscritto e condiviso oltre che dalla banca anche dagli stessi sindacati aziendali. Se arriveranno poche assunzioni, se i premi di rendimento saranno poco soddisfacenti e gli inquadramenti al di sotto delle aspettative, i dipendenti della banca sapranno con chi prendersela e, soprattutto, sapranno come regolarsi, come già stanno facendo. </p><p>La vertenza, interna e in tribunale, è stata voluta da alcuni dirigenti sindacali e non da altri. E la dimostrazione che i reali motivi alla base di questa protesta, dichiarati dai sindacati confederali, non sono quelli sbandierati è evidente: se fossero stati quelli (cioè più assunzioni, premi più alti e migliori percorsi di carriera) Fisac Cgil, Uilca e First Cisl non avrebbero mai dovuto conciliare senza portare a casa almeno un concreto beneficio a vantaggio dei lavoratori e dei loro iscritti e, perché no, avrebbero dovuto mettere in piedi scioperi e azioni di protesta per misurare, così, anche la volontà dei dipendenti. A breve, comunque, con Abi, dovranno essere rinnovate le agibilità sindacali (distacchi e permessi) del settore: nessuno, in quella sede, potrà scandalizzarsi se Banco Bpm non starà a guardare. Ancora prima, nei prossimi giorni, saranno convocati da Piazza Meda unitariamente tutti i sindacati: la banca tratterà solo con chi si presenterà a quell’appuntamento. (riproduzione riservata) </p> Nella vicenda Banco Bpm, sindacati zero titoli - MilanoFinanza News	查看 3655	金融日报	2024-09-07 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706691	无图 <p> L’Opec+ ha rinviato di due mesi l’aumento dellaproduzione di petrolio previsto per ottobre. Il 5 settembre i paesi dell"Opec+ hanno tenuto una riunione virtuale durante la quale Arabia Saudita, Russia, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Kazakistan, Algeria e Oman hanno concordato di estendere i loro tagli volontari aggiuntivi di produzione di 2,2 milioni di barili al giorno per due mesi... </p> Azioni, l’Opec+ rinvia l’aumento della produzione di petrolio. Le 4 migliori opportunità d’acquisto nel settore - MilanoFinanza News	查看 479	金融日报	2024-09-06 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706690	有图 <p> <p> <p> <img src="https://static.milanofinanza.it/milanofinanza/images/cnbcLogo40x42.png" rel="noopener noreferrer"> Ultim"ora news 7 settembre ore 20 </p> <p> </p> </p><p>Meno di un mese per guadagnare il 290% dall’ipo: lo sbarco sull’Egm si sta rivelando un’autentica avventura per Adventure, la società di comparazione di tariffe luce, gas, telefonia e prestiti. Sbarcata in Piazza Affari l’8 agosto 2024, è passata da un prezzo di debutto di 2 euro per azione a 7,78 euro registrati alla chiusura di venerdì 6 settembre. È entrata a 14 milioni, oggi ne vale più di 54. </p><p>«Vogliamo continuare a stupire il mercato e gli investitori», dice l’amministratrice delegata e co-fondatrice, Silvana Cozza, a Milano Finanza. Il titolo è stato sottovalutato nell’ambito dell’ipo? «Non c’è stata nessuna sottovalutazione. Non ci aspettavamo questo balzo, ma sapevamo che il nostro è un mercato in crescita», risponde la ceo. </p>Dal marketing alla comparazione di tariffe: la storia di Adventure <p>Adventure è nata nel 2017 come società specializzata nel settore marketing e digital, per poi ampliare il raggio d’azione due anni dopo ed entrare nel settore della comparazione di tariffe. «Era il 2019 quando io e il mio team abbiamo deciso di puntare sulla comparazione di tariffe per gas, luce e telefonia e aprire quello che oggi è diventato il nostro portale di punta: ameconviene.it», racconta Cozza. </p><p>La pandemia prima e la crisi energetica poi hanno dato la spinta giusta alla piattaforma. «Quando c’è una crisi o quando ci si trova davanti a una transizione, come nel caso del passaggio dal mercato tutelato a quello libero, l’utente è sempre confuso. Ha bisogno di informazioni, di consigli e anche di essere guidato. Abbiamo scelto di offrire un pacchetto personalizzato per i consumatori, proponendo anche un servizio di consulenza. Non forniamo solo una tariffa, ma studiamo anche le abitudini dei clienti». </p> <i>Leggi anche: Bollette, 3,7 milioni di italiani snobbano il mercato libero. Risparmieranno 113 euro l’anno</i> <p>Adventure conta attualmente 15 gestori «autorizzati», cioè con i quali sono stati stretti rapporti commerciali, tra i quali Iren ed Eni per luce e gas e Fastweb e Tim per la fibra e l’adsl, e ne acquisirà altri quattro a breve. </p>Non solo luce e gas:anche prestiti e polizze <p>Dal 2019 al 2024 la società torinese – che il 27 settembre presenterà la prima semestrale da quotata - ha consolidato e ampliato la base clienti, ha investito sul brand con campagne pubblicitarie nazionali – «da maggio siamo sponsor del Torino calcio e saremo partner Atp al Village» – ma ha anche iniziato a offrire un servizio di intermediazione assicurativa e finanziaria. </p><p>«Sui prestiti e le assicurazioni abbiamo fatto un test ma vogliamo incrementare l’offerta nel prossimo futuro. Pensiamo sia un comparto dove possiamo crescere. L’obiettivo resta quello di stupire gli investitori, anche perché la quotazione non era in programma», sottolinea Cozza. «Ma poi l’abbiamo scelta e, di conseguenza, vissuta come punto di partenza». </p> <i>Leggi anche: Bollette sotto l’ombrellone, la caccia alle offerte del gas è lo sport dell"estate 2024</i> I prossimi obiettivi di Adventure <p>Adventure ha debuttato a Palazzo Mezzanotte con una capitalizzazione di circa 14 milioni di euro e un flottante pari al 28,57%, dopo aver concluso con successo il collocamento di 4 milioni interamente in aumento di capitale, con un prezzo di collocamento di 2 euro per azione e raccogliendo 1,5 milioni con l’emissione di 469 obbligazioni convertibili. «Uno dei prossimi obiettivi è quello di aprire degli hub fisici, sicuramente il primo sarà a Torino, dove abbiamo già acquisito un negozio, poi Milano e Roma. Vogliamo investire molto sulle nuove tecnologie, dall’intelligenza artificiale ai software, e anche sul capitale umano». (riproduzione riservata) </p> Adventure, il comparatore di tariffe strappa un +290% nel primo mese di quotazione. L’ad Silvana Cozza: continueremo a stupire - MilanoFinanza News	查看 4065	金融日报	2024-09-06 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706689	无图 <p> Laboratorio Farmaceutico Erfo invade l’Europa a colpi di nutraceutica e franchising. La società, specializzata nella produzione di prodotti nutraceutici, sta rafforzandosi sia tramite l’apertura di nuovi canali commerciali e distributivi in Italia e all’estero (online, farmacie, erboristerie, parafarmacie) «sia incrementando la value proposition della nostra rete di centri... </p> Nutraceutica, ecco come Erfo punta a crescere in Italia, Francia e Spagna. Parla il cfo, Daniele Travisano - MilanoFinanza News	查看 465	金融日报	2024-09-06 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706688	有图 <p> <p> <p> <img src="https://static.milanofinanza.it/milanofinanza/images/cnbcLogo40x42.png" rel="noopener noreferrer"> Ultim"ora news 7 settembre ore 20 </p> <p> </p> </p><p>Che sarà un autunno difficile per il governo Meloni sul fronte economico è noto a tutti. La prossima manovra di bilancio non sarà una passeggiata: le risorse, come sempre, sono scarse e per conseguire gli obiettivi promessi, a partire dal taglio delle aliquote in primis, si dovrà raschiare il fondo del barile. </p><p>L’economia dopo il gran rimbalzo post-Covid langue con le previsioni sul pil del 2024 limitate a un modesto +0,6% e con la produzione industriale che segna un calo tendenziale di oltre il 3% e il fatturato dell’industria e dei servizi che a giugno ha segnato una flessione su base annua del 3,7% in valore e del 3,3% in volumi la macchina industriale è in affanno. </p>La road map delle privatizzazioni <p>Dire che il Paese corre più della Germania funzionerà a livello di propaganda ma non è affatto consolatorio a livello di prospettive future. Il quadro macro-economico è debole e per trovare risorse occorrerà spingere sull’operazione più facile – in apparenza –per fare cassa e racimolare qualche miliardo, cioè vendendo qualche pezzo dell’argenteria di famiglia con le privatizzazioni delle partecipate pubbliche. </p><p>La road map è scritta da tempo sulla carta e prevede un incasso di 20 miliardi in tre anni. Ma un conto è dirlo un altro è realizzarlo. Finora il bottino incassato è di soli 3 miliardi. Sono i soldi rivenienti dalla vendita del 2,8% di Eni che è valsa 1,4 miliardi e il miliardo e mezzo ricavato dalle due tranche di vendita di Mps: la prima a fine del 2023 con la cessione del 25% della banca per 920 milioni; la seconda con un altro 12,5% per 650 milioni. </p> <i>Leggi anche: Alle privatizzazioni serve un piano organico</i> Mps: entro l’anno ulteriore limatura... <p>Per traguardare l’obiettivo sul 2024 mancano a oggi altri 3 miliardi. L’ Eni non si può più toccare, dato che lo Stato scenderebbe sotto il 30% e l’asset è strategico per il Paese. Resta da qui a fine anno un’ulteriore limatura della quota di Mps che, secondo le intese con Bruxelles dovrebbe vedere la quota dello Stato scendere sotto il 20% entro fine anno. Ma un ulteriore cessione della quota, oggi al 26,7%, è più problematica delle prime due limature. </p><p>La banca sotto la guida di Luigi Lovaglio si è ripresa alla grande: oggi le sofferenze non fanno più paura e anche le cause legali si sono fortemente ridimensionate. In più la banca si è messa a correre sul piano operativo: oggi è tra gli istituti meglio capitalizzati e con performance gestionali che non sono seconde a nessuna. La banca toscana ha chiuso il 2023 con 2 miliardi di utili netti, quasi il 50% dei ricavi totali e nel primo semestre del 2024 ha realizzato profitti per 1,1 miliardi. </p>...ma il governo vuole evitaredella scalata di un gruppo estero <p>Una banca rinata sotto tutti i punti di vista e che è tornata protagonista del settore. Per lo Stato scendere sotto il 20% significherebbe renderla appetibile per una scalata da parte di un gruppo estero, cosa che il Governo vuole assolutamente evitare. La banca, che potrebbe proseguire tranquillamente in una situazione stand alone, va messa al riparo da una contendibilità estera. E allora ecco che l’interesse recente di Unipol, che sta collezionando quote di banche per creare un grande gruppo assicurativo-bancario, toglierebbe le castagne dal fuoco a tutti. </p> <i>Leggi anche: Mps, Poste, Fs, Eni e RaiWay: privatizzazioni da 20 mili</i> <p>Del resto la quota residua del 6,7% per portare il Tesoro sotto il 20% come chiesto da Bruxelles, vale intorno ai 400 milioni. Una vendita sul mercato non risolverebbe i problemi di cassa del Governo e esporrebbe la banca al rischio scalata straniera. La soluzione potrebbe davvero essere l’ingresso di Unipol o altri a rilevare buona parte delle quote. </p>Poste Italiane l’ipotesi più plausibile <p>Per racimolare i 3 miliardi entro fine anno e per trovarne almeno altri 13-14 da qui al 2026, il cerchio si stringe. La ipotesi più plausibile è quella di Poste italiane. La quota pubblica tra Mef e Cdp è del 64,3%. Una discesa al 50% è più che fattibile e comporterebbe un incasso di 2,4 miliardi in un colpo solo. Numeri che da soli permetterebbero di raggiungere l’obiettivo del 2024. </p><p>Certo in passato si era ipotizzato di poter scendere assai di più: fino anche al 35%. Vorrebbe dire altri 2,4 miliardi di fieno in cascina. Ma occorre fare i conti con la netta opposizione già manifestata dai sindacati, tra cui la Cisl che è la sigla storicamente più forte, a una discesa così pronunciata della quota pubblica. </p>Gli altri gioielli in vendita <p>Nelle ipotesi di vendita circola anche il nome di Enav. Ma qui l’incasso sarebbe modesto: circa 400 milioni per il 20% del capitale.Il boccone grosso da sempre è quello delle Ferrovie dello Stato con una cessione di parte della holding. L’incasso sarebbe molto consistente ma l’operazione è complicata dal punto di vista della struttura del capitale. </p><p>E di recente ecco che qualcuno dalla maggioranza di governo ha indicato nei porti un altro possibile obiettivo. Ha il sapore della commedia greca però. Come non ricordare le cessioni dei porti greci per salvare i conti pubblici nella repubblica Ellenica nel periodo più cupo della sua Storia? Non solo ma sulle infrastrutture portuali c’è lo spettro della Cina che sarebbe prontissima a impossessarsi degli scali marittimi nel Mediterraneo. </p><p>Sullo sfondo dopo la conquista di Ita da parte di Lufthansa, restano i dossier ancora aperti di Tim e l’ex Ilva. Dossier l’uno controverso, l’altro del tutto fallimentare.Per Tim, dove Cdp ha una quota del 10%, alla fine si è scelta la strada della cessione della rete agli americani di KKr. Il contrario di quanto parti del governo volevano, cioè la nazionalizzazione di un’infrastruttura strategica per il Paese. Ma occorrevano soldi e tanti che evidentemente non c’erano. </p> <i>Leggi anche: Manovra, caccia al tesoretto</i> La patata bollette della fusione tra Fibercop e OpenFiber <p>Alla fine, pur di sollevare Tim dalle secche annose dell’imponente debito che la zavorrava da vent’anni, si è scelta la strada della cessione dell’asset più redditizio. L’affare lo faranno di sicuro gli americani, che grazie all’affitto della rete potranno rientrare dall’investimento, fatto oltretutto a debito, in pochi anni. </p><p>Al governo è rimasta la patata bollente della fusione tra la Fibercop, dove è confluita la rete e la scricchiolante OpenFiber posseduta al 60% da Cdp, che rischia il default oppressa da imponente debito. Qui la partita rischia di essere un bagno di sangue per le casse pubbliche, dati gli interessi del tutto divergenti tra Kkr in Fibercop e lo Stato in Openfiber.Per il fondo americano è meglio che Openfiber si spenga da sola per evitare di dover pagare 2,5 miliardi a Tim in caso di fusione. Ma il crac di Openfiber sarebbe devastante per Cdp, che della società è proprietaria con il 60%. Un bel rebus per il governo. </p> <i>Leggi anche: Ex Ilva, il ministro Urso alza il velo sul piano industriale e sui player interessati. Due sono italiani</i> Quel che resta di Acciaierie d’Italia <p>Sul caso dell’ex Ilva, dopo la infelice e disastrosa parentesi degli indiani di Arcelor-Mittal, l’acciaieria in amministrazione straordinaria cerca compratori. Il bando pubblico per le offerte è aperto fino al 20 settembre. Si parla di un prezzo di 1,5 miliardi. Guarda caso i soldi che lo Stato ha bruciato negli anni della gestione congiunta con Arcelor Mittal. Un modo per chiudere la partita a somma zero.Con più di un dubbio e una certezza. </p><p>Il dubbio è che non sarà facile trovare un compratore a quella cifra, dato lo stato di decozione economico-finanziaria di quel che resta di Acciaierie d’Italia e dei rischi da oneri ambientali che ancora gravano sull’impianto di Taranto. La nuova privatizzazione rischia di replicare il copione della gestione degli indiani, più preoccupati di togliere quote di mercato alla concorrenza che a un efficiente sviluppo dell’acciaio italiano, dato che hanno usato l’ex Ilva come polmone di compensazione. Con la produzione via via ridotta nei cicli di crollo della domanda globale .E il Paese avrà rinunciato una volta per tutte a un’industria di base e comunque strategica per le filiere industriali come l’acciaio. (riproduzione riservata) </p> Manovra, si cercano miliardi. Così il governo può fare cassa con le privatizzazioni. Ma non sarà facile - MilanoFinanza News	查看 8650	金融日报	2024-09-07 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706687	有图 <p> <p> <p> <img src="https://static.milanofinanza.it/milanofinanza/images/cnbcLogo40x42.png" rel="noopener noreferrer"> Ultim"ora news 7 settembre ore 20 </p> <p> </p> </p><p>Tra un mese il governo Meloni spegnerà due candeline. In carica da 687 giorni, nella settimana che ha visto le dimissioni del primo dei ministri del suo esecutivo, Gennaro Sangiuliano (sostituito dal presidente del MAXXI, Alessandro Giuli), ha agganciato l’8° posto nella Top 10 dei più longevi. </p><p>Dal 22 ottobre 2022 lo spread è sceso da 233 a 145 punti (dato del 6 settembre). In direzione ostinata e contraria invece il debito, salito di 183 miliardi e sempre più vicino a quota 3.000: l’ultima stima dice 2.949, più altri 100 di interessi. Senza dimenticare i 122 miliardi di prestiti del Pnrr che andrà chiuso entro metà 2026: abbattere il debito, ha detto a Cernobbio il capo dello Stato, Sergio Mattarella, è «ineludibile». Rimettere a posto i conti è la sfida che il ritorno del Patto di Stabilità impone all’Italia, finita nella morsa della procedura d’infrazione Ue: le indicazioni su come uscirne le darà il piano strutturale di bilancio. Ecco le pagelle dei ministeri economici. </p> <i>Leggi anche: Cernobbio, Sergio Mattarella: l’Italia è un debitore onorabile. Ma abbattere il debito è una necessità ineludibile</i> Giancarlo Giorgetti <p>Le soddisfazioni che non sta ricevendo dal suo Southampton, fermo a zero punti dopo tre giornate, Giancarlo Giorgetti sarà costretto a trovarle in patria. Primo scoglio con cui il titolare del Mef dovrà confrontarsi è il piano strutturale di bilancio nel quale si delineerà la traiettoria di rientro dei conti pubblici nei prossimi 4-7 anni. La deadline (elastica) per l’invio è il 20 settembre, ma il testo dovrebbe essere spedito a fine mese. Il Psb sarà la cornice della prossima manovra, per la quale serviranno 25 miliardi di cui 17 per la conferma delle principali misure della scorsa, dal taglio del cuneo alla nuova Irpef. </p> <i>Leggi anche: Politica Leggi dopo Manovra, il governo Meloni va a caccia di 12 miliardi</i> <p>Sarà all’insegna della passione, dunque, l’ultima parte di un anno che ha visto concludersi alcune partite chiave: l’accordo con Lufthansa per Ita, la vendita della rete Tim a Kkr, la dismissione di un altro 12,5% di Mps e, soprattutto, la chiusura del rubinetto del Superbonus che ha generato un buco da 160 miliardi nelle casse dello Stato costato la poltrona all’ex Ragioniere dello Stato Biagio Mazzotta, sostituito da Daria Perrotta. Sarà con lei che Giorgetti dovrà tenere stretti i cordoni della borsa in vista della legge di bilancio. Imperativo è tenere a bada il debito: per tamponarlo si pensa alla privatizzazione parziale di Poste (il cui iter è in sospeso), Eni e Fs. </p> <i>Leggi anche: Alle privatizzazioni serve un piano organico</i> Roberto Calderoli <p>A sette anni dalla proposta iniziale del Veneto, il ministro degli Affari Regionali, Roberto Calderoli, è riuscito a far diventare legge l’Autonomia differenziata che permette alle regioni di ottenere competenze aggiuntive stilando intese dirette con lo Stato. Manca però ancora la cruciale circoscrizione dei Lep. </p> <i>Leggi anche: Autonomia differenziata, una legge ancora piena di incognite e che lascia indietro il Mezzogiorno</i> <p>Gli elementi più contestati della norma sono lo scarso coinvolgimento del Parlamento e il conseguente aggravio burocratico a danni di imprese e cittadini, oltre al timore che vada ad acuire il già profondo gap tra Nord e Sud Italia. Alla luce di queste problematiche, è bastato meno di un mese per raggiungere le 500 mila firme necessarie per chiedere un referendum abrogativo. </p> <i>Leggi anche: Autonomia differenziata, boom di firme elettroniche sul referendum per abrogare la legge. In soli tre giorni oltre 235 mila adesioni</i> Antonio Tajani <p>Sotto la guida del ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, nel 2024 l’export aumenterà del 3,7% superando quota 650 miliardi. Nel 2025 la crescita passerà a +4,5% per attestarsi, nel biennio successivo, su una media di +4,2%. Nondimeno, sotto l’egida di Tajani, l’Italia ha stilato il Piano Mattei, il progetto strategico di diplomazia, cooperazione allo sviluppo e investimento per portare valore aggiunto all’Africa in sei settori: sanità, istruzione e formazione, agricoltura, acqua, energia ed infrastrutture. </p> <i>Leggi anche: Piano Mattei, un piano di sostegni per ora da 1 miliardo di euro</i> Adolfo Urso <p>Neanche una falegnameria ha tanti tavoli quanti quelli aperti al dicastero del made in Italy. In due anni di governo Adolfo Urso, uno dei ministri più attivi, ha gestito 32 crisi aziendali monitorandone 23. Dopo essersi lanciato contro l’inflazione con il carrello tricolore, il titolare del Mimit ha ingaggiato un corpo a corpo con il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, per garantire alla filiera italiana un milione di veicoli al 2030. Risultato che potrebbe ottenere in anticipo portando in Italia una delle case cinesi con cui è in trattativa. </p> <i>Leggi anche: Auto, la cinese Dongfeng tratta con il governo per produrre in Italia. Obiettivo 100 mila veicoli l’anno</i> <p>Obiettivo certamente alla portata sono i 10 miliardi di investimenti in chip entro l’anno, complice l’accordo con la singaporiana Silicon Box. </p><p>Sul fronte Ilva si attende il passo avanti di uno o più investitori chiamati a subentrare a Mittal. Tra i dossier in sospeso il riordino della rete dei distributori e il fondo da un miliardo a supporto delle pmi quotate. Già partito, invece, il Fondo sovrano per sostenere la produzione nazionale di materie prime critiche. </p> <i>Leggi anche: Chip, Silicon Box vicina a scegliere Novara per la sua nuova fabbrica da 3,2 miliardi</i> Gilberto Pichetto Fratin <p>Lo scoppio della guerra in Ucraina ha acceso i riflettori sull’importanza dell’autonomia energetica e del salto verso le rinnovabili. E sul fatto che nulla si può ottenere operando in solitudine. Dal canto suo l’Italia, con la presidenza del G7 Clima, Energia e Ambiente sotto la guida del ministro dell"Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è riuscita lì dove la Cop28 di Dubai aveva fallito: le economie più avanzate del mondo sono pronte ad abbandonare il carbone nella prima metà del 2030. </p> <i>Leggi anche: Al G7 Energia raggiunto accordo sullo stop al carbone entro il 2035</i> <p>Il nucleare inoltre è tornato alla ribalta tanto da essersi meritato un capitolo nell"aggiornamento del Piano nazionale energia e clima italiano. Anche se non mancano indicazioni concrete di come il governo voglia raggiungere l’obiettivo di ottenere dall’atomo 8 Gigawatt (Gw), circa l"11% del fabbisogno nazionale previsto, entro il 2050. </p> <i>Leggi anche: Gli investitori del futuro scommettono sul nucleare</i> Francesco Lollobrigida <p>Dopo un’estate difficile sul piano degli affetti, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, si prepara a un autunno non meno arduo a causa della peste suina che ha già provocato l’abbattimento di 50 mila maiali e 500 milioni di danni alle esportazioni. Una grana non debellabile come il granchio blu, che ha sì fatto danni per 100 milioni ma almeno si può combattere mangiandolo. Sedata la protesta dei trattori con l’intervento sull’Irpef agricola, altra battaglia da affrontare sarà quella contro l’italian sounding (tema al centro del prossimo G7 a Ortigia) che nel 2023 ha sottratto 63 miliardi all’export. </p> <i>Leggi anche: I tagli del governo all’Irpef agricola costeranno 350 mln</i> Marina Elvira Calderone <p>Il mondo del lavoro registra un’ulteriore riduzione del numero di disoccupati (-5,9%) e aumento dell’occupazione (+1,7%). Ma la sostituzione del reddito di cittadinanza con l’assegno di inclusione disegnato dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha lasciato metà dei percettori (oltre 600 mila famiglie) senza il sostegno contro la povertà. Diverse regioni provano a subentrare con strumenti locali: si spazia dai 400 euro di Campania e Sicilia ai 1.100 euro della Sardegna. </p> <i>Leggi anche: Reddito di cittadinanza, ecco come rinasce dalle Regioni</i> <p>Due altre novità portano la firma di Calderone. Dall’1 settembre sono partiti i nuovi incentivi (meglio, esenzioni contributive) per le assunzioni a tempo indeterminato delle categorie più fragili: donne, under 25 e residenti nella Zes unica al Sud. Da ottobre, poi, imprese e lavoratori autonomi impegnati in cantieri temporanei e mobili dovranno essere in possesso di una patente a crediti (o a punti) per la sicurezza, mentre le denunce di infortunio nei primi sette mesi del 2024 sono state 350.823, l’1,7% in più sul 2023, ma il 20,5% in meno del 2022. </p> <i>Leggi anche: Occupazione, donne e giovani cercano lavoro senza trovarlo. Nonostante gli incentivi ad assumerli</i> Raffaele Fitto <p>Salvo sviluppi della vicenda Santanchè, Il plenipotenziario del Pnrr, Raffaele Fitto, sarà il prossimo dei ministri a salutare il governo per trasferirsi a Bruxelles, dove ha trascorso otto degli ultimi dieci anni e dove tornerà nelle vesti di commissario Ue e vicepresidente esecutivo con le deleghe di peso a Recovery ed Economia. Lascia in eredità al suo successore (o ai suoi successori, anche se Bruxelles e il Quirinale preferiscono una soluzione unitaria) un piano attivato per il 92% delle misure previste, con oltre 51 miliardi spesi dei 113,5 finora ricevuti: le gare avviate in attesa della sesta rata (8,5 miliardi), valgono 122 miliardi. Compito di chi ne raccoglierà le redini sarà portare a compimento il piano - il più cospicuo in Ue, con 194,4 miliardi - entro giugno 2026. </p> <i>Leggi anche: Pnrr, Giorgia Meloni: spesi oltre 51 miliardi. L’Italia è il paese che ha ricevuto finora l’importo maggiore: 113,5 miliardi</i> <p>Altro dossier bollente tolto dal tavolo da Fitto è quello delle concessioni balneari, prorogate a settembre 2027 dal decreto salva-infrazioni licenziato dall’ultimo cdm: un testo frutto di una lunga interlocuzione con la Commissione, volta a scongiurare il rischio di deferimento alla Corte di Giustizia Ue. </p> <i>Leggi anche: Balneari, proroghe fino a settembre 2027. Ma obbligo di indire le gare entro giugno 2027</i> Matteo Salvini <p>Il giudizio sulla sua performance da ministro dei Trasporti è sospeso come il ponte sullo Stretto di Messina che vuole realizzare entro il 2032. La sfida di Matteo Salvini è di quelle ardue, come piacciono a lui. E neanche l’unica perché, dopo l’estate nera dei trasporti, la necessità di rimettere mano alle infrastrutture è diventata conclamata. Dalla sua avrà 40 miliardi di Pnrr, la fetta più cospicua del piano. </p> <i>Leggi anche: Ponte sullo Stretto di Messina, via libera al progetto definitivo. L’investimento totale è di 11,6 miliardi</i> <p>Nel frattempo, il leader della Lega ha già portato (letteralmente) a casa il decreto che allarga le maglie della disciplina sugli abusi edilizi e il nuovo Codice degli appalti. In vista della manovra, invece, la battaglia tutta interna al governo sarà su estensione della flat tax al 15% e Quota 41 «light». </p> <i>Leggi anche: Immobiliare, Il Salva-Casa ridefinisce gli abusi edilizi</i> Andrea Abodi <p>Archiviata Parigi con 40 medaglie, la prossima sfida olimpionica per il ministro dello Sport, Andrea Abodi, defilato nella prima parte della legislatura, sarà vincere il duplice braccio di ferro ingaggiato con la Figc per riformare il calcio e con il Coni per mettere fine all’era Malagò. All’orizzonte già si intravede Milano-Cortina 2026. </p> <i>Leggi anche: Calcio, Serie A e politica in pressing sulla Figc</i> Daniela Santanchè <p>L’inflazione ha causato un calo delle presenze di turisti domestici in Italia (-2,9%) compensate però da quelli stranieri (+1,6%). Forse la campagna «Open to Meraviglia», realizzata, su spinta della ministra del Turismo Daniela Santanchè per la promozione dell’Italia nel mondo con un budget di 9 milioni di euro, ha sortito il suo effetto: d’altronde, chi non si ricorda della Venere di Botticelli che si scatta selfie? </p> <i>Leggi anche: Caso Visibilia, Daniela Santanchè indagata anche per falso in bilancio</i> <p>Non meno note le vicende legali della ministra, che rischia di finire rinviata a giudizio dalla procura di Milano (e di seguire la via delle dimissioni aperta da Sangiuliano) per truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla Cassa Covid, e falso in bilancio, sempre per il caso Visibilia, gruppo editoriale-pubblicitario da lei fondato e dal quale la senatrice FdI ha dismesso cariche e quote nel 2022. A ciò si aggiunge l’indagine Anac sulle consulenze svolte per Enit, trasformata in spa proprio da Santanchè. (riproduzione riservata) </p> Governo Meloni, la pagella dei ministri - MilanoFinanza News	查看 12897	金融日报	2024-09-06 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706686	无图 <p> Non «se» ma «quanto». È questa la domanda a cui i mercati cercano una risposta in vista delle riunioni della Banca Centrale Europea (Bce) in calendario per giovedì 12 settembre e della Federal Reserve (Fed) statunitense il 18: salvo clamorosi cambi di scenario dell’ultimo minuto, le banche centrali taglieranno i tassi di interesse. «L’incognita... </p> Mercati alla prova delle banche centrali: cosa fare in vista dei tagli dei tassi di interesse di Bce e Fed a settembre - MilanoFinanza News	查看 436	金融日报	2024-09-06 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706685	有图 <p> <p> <p> <img src="https://static.milanofinanza.it/milanofinanza/images/cnbcLogo40x42.png" rel="noopener noreferrer"> Ultim"ora news 7 settembre ore 20 </p> <p> </p> </p><p>Quale sarà la prima operazione che sarà siglata in Italia sulla spinta delle nuove regole bancarie europee? Riguarderà Anima, Unicredit o forse Intesa Sanpaolo. Intanto i francesi, manco a dirlo, sono stati i primi in Europa a sfruttare il nuovo quadro di Basilea 4che alleggerisce ulteriormente i requisiti di capitale sui conglomerati finanziari (il cosiddetto Danish Compromise), siglando un’operazione tutta interna al paese transalpino. </p> Chi si è mosso per primo <p>Bnp Paribas ha annunciato prontamente l’acquisto di Axa Investment Management tramite la controllata assicurativa Cardif in un’operazione che vale 850 miliardi di asset under management. Il vantaggio, come sottolineato da un recente report di Mediobanca, è che grazie al nuovo quadro regolamentare europeo che rafforza ancora il Danish Compromise già esistente per i conglomerati finanziari (definito dagli analisti della banca d’affari un «Danish Compromise al quadrato») l’operazione avvenuta tramite Cardif ha comportato un assorbimento di capitale per il gruppo di soli 25 punti base invece dei 65 che sarebbero stati applicati con le norme precedenti o nel caso in cui l’acquisizione fosse avvenuta direttamente tramite Bnp: in soldoni, un risparmio da 5 a 2 miliardi sulla diluizione patrimoniale, che lascia intendere il forte impatto che le nuove regole potranno avere sulle prossime aggregazioni bancarie-assicurative e di asset management in Europa e ovviamente in Italia. </p> La riscoperta della bancassurance <p>Le norme, cui si sono aggiunti chiarimenti Eba, prevedono appunto che i vantaggi sui requisiti di capitale si potranno avere nel caso in cui l’acquisizione dell’asset management avvenga attraverso una assicurazione controllata a sua volta da una banca. Una novità che potrebbe spingere i gruppi bancari a riacquistare assicurazioni, hanno osservato quindi da Mediobanca, ma anche a potenziare quelle che già hanno per poi crescere nell’asset management. «Tale processo è già in corso in Italia ed è anche determinato dalla constatazione che, dopo due anni favolosi per le banche grazie alla crescita del margine d’interesse, ora gli istituti per tenere alti conto economico e utile saranno spinti a internalizzare la catena del valore del loro business riportando nel gruppo compagnie di assicurazione e asset manager che erano magari stati ceduti negli anni passati», spiega Paolo Gualtieri, professore ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari all’Università Cattolica di Milano. «Le nuove norme sono utili a evitare eccessivi penalizzazioni di capitale che in passato hanno colpito gli aggregati finanziari; non si tratta di una maniera per eludere rafforzamenti patrimoniali», puntualizza Gualtieri, «ma di norme che rendono le regole più eque». Anche perché le autorità di vigilanza nel caso in cui rilevino un accrescimento dei rischi «potranno sempre chiedere requisiti aggiuntivi rispetto a quelli minimi, come previsto dall’esercizio annuale dello Srep», spiega. </p> Leggi anche:Buch (Vigilanza Bce) dice no a regole più morbide per le banche europee I sette conglomerati italiani <p>In altri termini, se negli anni passati essere un aggregato economico in Europa e in Italia era considerata una iattura dal punto di vista dei requisiti patrimoniale (basti pensare alle penalizzazioni subite dalla Mediolanum fondata da Ennio Doris che, con una scelta rivelatasi vincente, volle tenere insieme fin da subito banca e assicurazione) ora le penalizzazioni sembrano essere state definitivamente eliminate. Non tutti i gruppi considerati dall’Esma conglomerati finanziari sono però in grado di poter beneficiare del Compromesso Danese rafforzato, osservano ancora da Mediobanca. I gruppi italiani considerati conglomerati sono in tutto sette (ovvero Credito Emiliano, Intesa Sanpaolo, Mps, Unicredit, Banco Bpm, Mediolanum e Generali), ma per poter adottare il Danish Compromise serve che ci sia una compagnia assicurativa consolidata integralmente nel gruppo; così, in base alla classifica 2023, restano fuori dai benefici sia Monte dei Paschi di Siena sia Unicredit. </p> Occhi puntati su Anima, Unicredit e ... <p>In entrambi i casi però, come noto, i cantieri per aumentare la presa sulle assicurazioni sono aperti. Nel caso della banca di Siena in ballo c’è il riacquisto delle storiche joint venture bancassicurative che ha proprio con Axa, anche in vista della cessione della terza tranche di azioni che dovrà essere collocata da Tesoro. Anche la Unicredit di Andrea Orcel ha avviato le discussioni con Cnp e con i tedeschi di Allianz per internalizzare il business assicurativo. La quota del partner francese nella joint venture potrebbe essere riacquistata e la volontà è far tornare a crescere l’asset managemet che la banca sotto la gestione di Jean Pierre Mustier aveva ceduto ad Amundi, mentre ora è stata avviata un’alleanza con Azimut. «Un passaggio chiave per accelerare le aggregazioni europee sarà però l’unificazione piena del mercato dei capitali e l’unione bancaria, con una sola garanzia dei depositi», aggiunge Gualtieri. Ma Mediobanca nel suo report ipotizza già altre possibile operazioni da parte di banche italiane: come un’integrazione di Dws da parte di Intesa Sanpaolo o di Anima da parte di Banco Bpm. Nel caso di Intesa il Cet1 scenderebbe di appena un punto percentuale e la banca guidata da Carlo Messina raggiungerebbe 1.500 miliardi di asset under management e un roi del 36%. Mentre Banco Bpm, che è già azionista di Anima, avrebbe un roi del 34%, anche in questo caso con il Cet1 eroso di un solo punto. Numeri evidentemente interessanti. (riproduzione riservata) </p> Italian compromise? Da Anima a Unicredit, ecco chi potrà sfruttare i nuovi vantaggi patrimoniali per i conglomerati finanziari - MilanoFinanza News	查看 6000	金融日报	2024-09-06 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706684	有图 <p> <p> <p> <img src="https://static.milanofinanza.it/milanofinanza/images/cnbcLogo40x42.png" rel="noopener noreferrer"> Ultim"ora news 7 settembre ore 20 </p> <p> </p> </p><p>Importante riorganizzazione a monte di Acqua Minerale San Benedetto (Amsb), il colosso del beverage controllato dalla famiglia Zoppas e della loro Irca (acronimo di Industria Resistenze Corazzate e Affini) che si occupa di sistemi riscaldanti.È infatti nata la nuova cassaforte di famiglia Akira che ha come oggetto quello tipico di holding, ma in particolare l’assunzione e la gestione delle partecipazioni in Amsb e in Irca. </p><p>Fino a poco tempo fa entrambe erano controllate da un gruppo di sette società che fanno riferimento ai diversi rami della dinastia veneta, con i vari eredi: i fratelli Enrico Zoppas (classe 1944) con la Ginevra srl e la Ivory srl che vede quote in nuda proprietà alle figlie Annachiara e Alessia, Gianfranco (1943) con la Gfm srl dove gli eredi Federico e Matteo hanno quote minori e Renzo (1950) con la Errezeta 1 Holding srl e le sorelle Maria Teresa (1942) con le Luigi Holding srl e Maria Holding srl e Sara (1947) con la Sara Holding srl, nella quale gli eredi Tullio e Tiziana detengono quote minori. </p><p>Ora quattro dei cinque Zoppas (non Gianfranco, che con Gfm detiene il 25,26% di Amsb e il 24,44% di Irca) e rispettivi eredi hanno deciso di unire i loro asset in una newco costituita a Milano qualche settimana fa davanti al notaio Carlo Marchetti. Akira, di cui Enrico Zoppas è amministratore unico, ha un capitale di 100 mila euro con un sovrapprezzo di 666,7 milioni sottoscritto per il 31,6% da Errezeta 1 Holding, per il 18,6% da Sara Holding, per il 18,41% ciascuno da Ginevra e Ivory e per il restante 14,93% da Luigi Holding. </p><p>I quattro Zoppas hanno sottoscritto le quote della newco ciascuno conferendo pro-quota le rispettive partecipazioni in Amsb e Irca precedentemente detenute dai loro rispettivi veicoli. In particolare Errezeta 1 Holding ha conferito il 22,3% di Amsb e il 24,4% di Irca, Sara Holding il 13,4% di Amsb e il 13,3% di Irca, Ginevra e Ivory ciascuna il 12,6% di Amsb e il 12,2% di Irca e Luigi Holding il 13,7% di Amsb e Maria Holding il 13,3% di Irca. </p><p>Gli asset conferiti sono stati tutti oggetto di una perizia redatta dal commercialista trevigiano Franco Morandini, che ha valutato sia Amsb sia Irca col metodo dei multipli di mercato. La perizia, fra l’altro, contiene i dati aggiornati delle due aziende che segnalano per Amsb nel 2023 ricavi pari a 1,11 miliardi con 187,7 milioni di ebitda e 100 milioni di utile e per Irca nello stesso anno ricavi per 966,3 milioni, un ebitda di 103,8 milioni e un utile di 20,4 milioni. Alla nuova Akira, quindi, farà capo il 74,7% di Amsb e il 75,5% di Irca. </p><p>Tempo fa gli Zoppas avevano avviato una prima riorganizzazione, quando nel 2018 realizzarono la scissione parziale non proporzionale della capogruppo Zoppas Finanziaria (Zf), che allora controllava l’azienda di bibite, a favore di cinque newco. Allora il 100% di Zf era detenuto fiduciariamente da Spafid, ma la scissione evidenziò le quote in chiaro di ciascuno dei capi dei rami della famiglia: il presidente Enrico (24,9%), Gianfranco (23,7%), Maria Teresa (13,5%), Renzo (22%), Sara (12,5%), Federico e Matteo (figli di Gianfranco) ciascuno con lo 0,5% e Tiziana e Tullio Versace (figli di Sara) ciascuno con lo 0,3%. </p><p>Fu in quell’occasione che il ramo di Enrico costituì la Ivory (ci sia aggiunse poi la Ginevra), quello di Gianfranco la Gmf, quello di Maria Teresa la Maria Holding, quello di Renzo la Errezeta 1 Holding e quello di Sara la Sara Holding. Con la nascita di Akira, quindi, gli Zoppas tornano a unirsi dopo sei anni, ma senza Gianfranco che resta vicepresidente di Amsb (alla cui presidenza c’è Enrico) e presidente di Irca e che qualche settimana fa ha vinto il Premio Fuoriclasse 2024, ideato dall’imprenditore trevigiano della grappa Roberto Castagner. (riproduzione riservata) </p> Famiglia Zoppas, ecco la nuova cassaforte che gestisce Amsb e Irca - MilanoFinanza News	查看 4162	金融日报	2024-09-07 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706683	无图 <p> Alberto Forchielli ha cominciato a frequentare la Cina nel 1994, quando al timone c’era ancora Deng Xiaoping e Hong Kong era una colonia britannica. Ora, dopo tanto viaggiare per il mondo, è tornato in Italia e dal 1° ottobre terrà un corso all’Università Cattolica di Milano intitolato «Asia-The Changing Landscape» nell"ambito del Master in International... </p> Forchielli: così l’Occidente sta perdendo la partita con la Cina - MilanoFinanza News	查看 446	金融日报	2024-09-06 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706682	有图 <p> <p> <p> <img src="https://static.milanofinanza.it/milanofinanza/images/cnbcLogo40x42.png" rel="noopener noreferrer"> Ultim"ora news 7 settembre ore 20 </p> <p> </p> </p><p>«Sull’Ucraina non dobbiamo mollare. Quella dell’Italia è una scelta di interesse nazionale e non cambierà.Un’invasione non vuol dire pace, se c’è stata l’invasione non c’è bisogno di nessun tavolo di trattativa. Quello si crea, forse, quando c’è uno stallo. Ecco, noi abbiamo creato quello stallo per costruire la pace. Ritengo che sia moralmente nell’interesse nazionale». </p><p>Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, apre i lavori della seconda giornata delForum The European House Ambrosetti di Cernobbio.«Siamo sicuri che potrebbe convenirci un mondo in cui saltano le regole del diritto internazionale? Se ciò accade si moltiplicano le crisi e se si moltiplicano le crisi si frammenta lo spazio economico. Ed è quello che ho detto ai miei omologhi durante il mio viaggio in Cina: bisogna scegliere». </p> <i>Leggi anche: Cernobbio, Sergio Mattarella: l’Italia è un debitore onorabile. Ma abbattere il debito è una necessità ineludibile</i> <p>Prima del discorso, la presidente del Consiglio, ha tenuto un bilateraleconil presidente ucraino Volodymyr Zelensky aVilla d’Este. Durante l’incontro«abbiamo discusso di come continuare a lavorare per arrivare a una pace giusta», ha poi spiegato Meloni. </p>Stagione dei bonus è finita, ora politiche di bilancio serie <p>Sul fronte economico «stiamo facendo delle scelte e le stiamo perseguendo con gli strumenti. Che cosa abbiamo fatto? Abbiamo dato autorevolezza, stabilità, una visione e politiche di bilancio serie. Ci sono pochi soldi? Non si possono buttare», sottolinea Meloni. </p><p>«Mi sono chiesta: quali sono le priorità che danno il moltiplicatore maggiore? Aziende che assumono, salari, difesa del potere d’acquisto, salute dei cittadini e la natalità.Perché in tutto questo abbiamo un altro problema che dobbiamo affrontare: il nostro sistema di welfare con questi dati demografici non reggerà. Avremo sempre più persone da mantenere e sempre meno persone che lavorano per mantenerle. Non se ne esce se noi non favoriamo delle politiche diverse». </p> <i>Leggi anche: Governo Meloni, la pagella dei ministri</i> <p>«Cosa c’è nella legge di bilancio? Le posso dire cosa non c’è», afferma Meloni accennando una risata, per poi continuare: «Non ci sono molte delle cose che ho letto, tipo l’abolizione dell’assegno unico. Al contrario, questo è un governo che sull’assegno unico, anche per la natalità, ci ha messo altri 3 miliardi di euro.C’è la volontà di continuare e vedere cos’altro si può fare, sempre con la serietà di mantenere una politica di bilancio che racconti che la stagione dei bonus, dei soldi buttati dalla finestra, è finita. Ci sono pochi soldi e a maggior ragione non si possono sperperare: questa è la mia politica di bilancio». </p> <i>Leggi anche: Btp retail, Federico Freni conferma nuove emissioni nel 2025. Sulla privatizzazione di Mps: «in linea con i tempi»</i> Sangiuliano questione privata, non ci sono illeciti <p>«Ne approfitto per ringraziare ancora una volta Gennaro Sangiuliano. C’è stata una forte campagna mediatica su una questione privata di un ministro, fermo restando che lui ha sbagliato, che ha trasformato la questione privata in un fatto pubblico. Si tratta diuna questione privata, non ci sono illeciti.Ieri ho accettato le dimissioni irrevocabili perché ho capito che il Sangiuliano voleva liberarsi da una condizione di ministro per meglio difendersi e perché l’autorevolezza del governo non poteva essere sottoposto a questa pressione mediatica». </p> <i>Leggi anche: Mario Draghi: all’Europa servono riforme immediate e senza precedenti</i> <p>«Io intendo fare il mio lavoro», continua la premier, «e intendo farlo fino alla fine della legislatura. Gli italiani capiscono il doppiopesismo e che si dà più importanza a cose che sarebbero meno rilevanti e meno importanza a cose che sarebbero più rilevanti. Sono molto colpita dalla sproporzione di articoli dedicati alla vicenda privata di Sangiuliano. Per me è importante che il governo mantenga la sua autorevolezza e spero che si possa adesso andare avanti».(riproduzione riservata) </p> Cernobbio, Giorgia Meloni: difendere l’Ucraina è nell’interesse nazionale. Manovra in continuità, sosterremo la natalità - MilanoFinanza News	查看 4423	金融日报	2024-09-07 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706681	有图 <p> <p> <p> <img src="https://static.milanofinanza.it/milanofinanza/images/cnbcLogo40x42.png" rel="noopener noreferrer"> Ultim"ora news 7 settembre ore 20 </p> <p> </p> </p><p>Una crescita modesta, comunquemeglio della stagnazione del 2023, e che arriva nonostante il rallentamento della Germania. Dal Forum Ambrosetti di Cernobbio il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, mostra fiduciasull’economia Ue.«Eurostathaconfermato la previsione di una crescita dell’1% nel 2024, che salirà all’1,4-1,5% nel 2025», spiega l’ex premier italiano. «Certo, è un risultato modesto rispetto agli Usa, macomunque positivo vista la stagnazione del 2023. Vedo una crescita in molti Paesi e l’Italia si mantiene dentro la media Ue. Questo è rassicurante». </p><p>Gentiloni passa poialle note positive, che arrivano dal mercato del lavoro con la disoccupazione che rimane a livelli storicamente bassi.Anche dall’inflazione vengono buone notizie perché nel 2025 i prezzi dovrebbero avvicinarsi all’obiettivodel 2% della Bce.«Un risultato checontribuirà a decisioni di politica monetaria più favorevoli alla crescita», afferma il commissario all’Economia. </p> <i>Leggi anche: Europa, Paolo Gentiloni: l’obiettivo deve essere un bilancio comune</i> La frenata tedesca <p>Non mancano le incognite. Tra di loro Gentiloni evidenzia i rischi geopolitici e poi la condizione di debolezza di alcune grandi economie europee. «La Germania è in fase stagnazione purtroppo, non è ancora tornata ai livelli pre-pandemia nonostante siano passati cinqueanni», chiarisce l’ex premier. «Speravano che ilrecupero del potere di acquisto dei tedeschi si trasformasse in maggioriconsumi, invece è diventato risparmio. Le difficoltà della Germani graverannosull’economia dell’Unione». </p>I piani di rientro dei governi <p>Ilcommissario è a fine mandato e così da Cernobbio fa il punto anche sulle ultime settimane di lavoro,occupate dai confronti con alcunigoverni sui pianidi rientro necessari alla luce del nuovo Patto di Stabilità e Crescita. «Mi auguro che da essi emerga un cambio di prospettiva sulleleggi di bilancio, con un modo di ragionare in ottica piùpluriennale», auspica Gentiloni. «Spero che gli Stati membriereditinoilmetodo Pnrr, anche se con meno vincoli perchénon ci sono 800 miliardi in ballo. Sull’Italia, in particolare, posso dire che il dialogo con ilMef è molto positivo». </p> <i>Leggi anche: Europa, Paolo Gentiloni: il NextGenerationEU spingerà il pil europeo dell’1,4% nel 2026</i> Il lavoro della prossima Commissione <p>Il commissario dà anche un consiglio al suo successore:«Siaambizioso. Sarebbe un errore immaginare il prossimo mandato come uno diimplementazione, in cui attuare le decisioni prese finora. Come ci ricordano i rapporti Letta e Draghi, in Europa deve esserci un senso di urgenzaperché, pur essendoci rafforzati, il contesto internazionale ci chiede di essere ambiziosi». </p><p>Il tema più scottante in Europa resta il Green Deal, con il premier dell’Ungheria, Viktor Orban, che ha chiesto un ripensamento, auspicato da molti dopo le difficoltà del comparto automobilistico tedesco.«Sul tema deciderà la prossima Commissione», commenta Gentiloni. «Credo però che gli attuali commissari abbiano fatto bene a svolgere un ruolo di leadership sulla transizione energetica, ma questo non significa che non si possano correggere alcune scadenze come già sottolineatoda Ursula vonder Leyen». </p><p>L’ex premier italiano si sofferma anche sulla politica interna. «È vero, in Europa alcune forze più euro-scettiche hanno riportato delle vittorie,ma al tempo stesso la maggioranza che sostiene von der Leyensi è riaffermatacon numeripiù vasti», afferma Gentiloni. «La questione quindi non è far fronte a un ribaltone politico, ma dare all’Uegli strumenti per essere più incisiva». </p> <i>Leggi anche: Big tech, Margrethe Vestager: voglio smembrare Google. Mario Draghi? Stessa visione sulla difesa</i> Sostegno all’Ucraina <p>Sulla politica estera invece arrivano parole di apprezzamento per Giorgia Meloni sull’Ucraina, che a Cernobbio ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky. «Le sue posizioni sono in linea con quelle europee», precisa il commissario. «Se vogliamo avvicinare lapace dobbiamo sostenere Kiev e fornirglipiù armi.Non è una contraddizione: solo se l’Ucrainariuscirà a resistere si apriràuna concreta possibilità di negoziato». </p><p>Gentiloni spiega anche come far arrivare i finanziamenti a Kiev:«Il G7 Finanza si sta occupando di come soddisfare la richiesta Ucraina di un prestito da50 miliardi garantiti dagli extra-profitti degli asset russi congelati. La Commissione ha fatto una proposta che è in discussione al G7: è realistico che nelle prossime settimane si arrivi a garantire un prestito da 50 miliardi a Kiev». </p> <i>Leggi anche: Btp retail, Federico Freni conferma nuove emissioni nel 2025. Sulla privatizzazione di Mps: «in linea con i tempi»</i> Meglio Harris di Trump <p>Infine l’ultimo passaggio sulle elezioni americane di novembre.«Una vittoria di Donald Trump non sarebbe accolta con così tanto entusiasmo a Bruxelles, ma la Commissione è pronta a lavorare con qualsiasi presidente», dichiara Gentiloni. «L’importante è che gli Usa mantengano una leadership globale contro le autocrazieche avanzano. Su questo punto Kamala Harris offre migliori garanzie». (riproduzione riservata) </p> Ue, il commissario Paolo Gentiloni: crescita rassicurante nonostante le difficoltà della Germania. Col Mef dialogo positivo - MilanoFinanza News	查看 5523	金融日报	2024-09-07 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706680	有图 <p> <p> <p> <img src="https://static.milanofinanza.it/milanofinanza/images/cnbcLogo40x42.png" rel="noopener noreferrer"> Ultim"ora news 7 settembre ore 20 </p> <p> </p> </p><p>«La linea» del governo è quella di «consentire al risparmiatoredi partecipare al debito». Si tratta di un«approccio politico che condividiamo. Quindi, non fatico a immaginare cheanche l’anno prossimo» saranno emessi Titoli di Stato retail.Così il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, conferma l’intenzione dell’esecutivo di emettere nuovi Btp dedicati alle famiglie nel corso del 2025. </p><p>A margine del Forum The European HouseAmbrosetti a Cernobbio, il sottosegretario sottolinea che il governo «ha sempre puntato sul risparmio retail, abbiamo fatto già 2-3 emissioni quest’anno» di Btp per lefamiglie. </p> <i>Leggi anche: Ue, il commissario Paolo Gentiloni: crescita rassicurante nonostante le difficoltà della Germania. Col Mef dialogo positivo</i> Freni conferma: Pil all’1% nel 2024 <p>«Molti ci avevano preso per matti e adesso dicono che abbiamo ragione», con queste parole Federico Freni rivendica la tenuta delle previsioni per l’economia italiana.Quest’anno non ci saràla Nadef, bensì il piano di medio termine«che annunceremo a giorni», conferma Freni, che poi aggiunge:«Visto l’assestamento di luglio che c’è stato da parte dell’Istat, credo che le stime del Pil 2024 saranno una conferma di quanto avevamo scrittonel Def:una crescita del Pil dell"1%». </p> <i>Leggi anche: Meloni: difendere l’Ucraina è nell’interesse nazionale. Manovra in continuità, sosterremo la natalità</i> Privatizzazioni, su Mpssiamo perfettamente nei tempi <p>Sul pianoprivatizzazioni, il sottosegretario Freni conferma che«stiamoportando avanti il piano senza alcuna fretta, senza alcuna ansia e con i tempi che servono, ovveroquelli previsti dal Def». </p><p>In particolare, sul dossier Mps«il mercato si aspetta il rispetto del piano concordato con l’Unione europea e noi quello faremo. I risultati di Mps sono talmente lusinghieri che un minimo ritardo, peraltro non censurato dalla Commissione europea, non credo proprio abbia alcun rilievo. Ma noi, noi Stato, rispetto agli impegni assunti con l’Europasiamo perfettamente nei tempi». (riproduzione riservata) </p> Btp retail, Federico Freni conferma nuove emissioni nel 2025. Sulla privatizzazione di Mps: «in linea con i tempi» - MilanoFinanza News	查看 2428	金融日报	2024-09-07 08:00:00 2024-09-08 07:27:26	word
2706679	有图 <p></p><img src="https://www.deped.gov.ph/wp-content/uploads/PHOTO-1-101-1024x1024.jpg" rel="noopener noreferrer"><img src="https://www.deped.gov.ph/wp-content/uploads/PHOTO-2-89-1024x1024.jpg" rel="noopener noreferrer"><p>City of Taguig, 7 September 2024 – Two public school teachers from Zamboanga were honored among the ten recipients of the prestigious 2024 Metrobank Foundation Outstanding Filipinos Award for their remarkable contributions to basic education.</p><p>Ms. Ma. Ella F. Fabella, a Master Teacher II at Maasin Learning Center in Zamboanga City, and Mr. Franco Rino C. Apoyon, Head Teacher II at Kabasalan National High School in Zamboanga Sibugay, were recognized for their dedication to inclusive education, innovative teaching programs, and positive impact on their communities.</p><p>Ms. Fabella, an Indigenous People’s Education (IPEd) Program teacher, has been a passionate advocate for Sama-Bajau children, encouraging them to take pride in their heritage. She initiated “Project B.E.A.R. (Bajau Educational Activities and Recreation)” and launched the “Pantawid Tutorial Reading Program,” where parent leaders of the 4Ps (Pantawid Pamilyang Pilipino Program) serve as tutors for Sama-Bajau learners.</p><p>“My greatest motivation is to help marginalized people access education and create opportunities for a better life. This change won’t happen overnight, but I am committed to working with the Sama-Bajau children and their community,” Ms. Fabella shared.</p><p>Mr. Apoyon, an environmental education advocate for over 11 years, has promoted “Greenducation” in Zamboanga Peninsula and remote barangays through the Youth for Environment in Schools Program. He also created an award-winning environmental storybook, “Ang Paglalakbay ni Papa Gong: Tahanan sa Bakawan,” and developed “Plantable Paper,” a product supporting sustainable practices. Additionally, he initiated the “Reach to Teach” program to promote environmental awareness in remote areas.</p><p>“I firmly believe that involving our youth in addressing today’s environmental challenges is key to creating a green, healthy, and sustainable future,” Mr. Apoyon emphasized.</p><p>Education Secretary Sonny Angara commended the awardees, including educators, police officers, and soldiers, for their exceptional service to the public.</p><p>“Thank you for putting the needs of our learners first, empowering them to claim their space, and helping them achieve their dreams through education,” Secretary Angara said during the conferment ceremony on Wednesday.</p><p>“This award not only acknowledges your dedication but also honors the selfless service of our teachers, soldiers, and police officers in their mission to raise a generation of nation-builders and catalysts for change,” he added.</p><p>Each awardee received a one-million peso cash prize, a gold medallion, and “The Flame” trophy at the ceremony, held as part of Metrobank’s 62nd Founding Anniversary celebration.</p><p>END</p> Two Zamboanga Teachers Recognized as 2024 Metrobank Foundation Outstanding Filipinos \| Department of Education	查看 2977	菲律宾教育部	2024-09-07 00:00:00 2024-09-08 07:45:14	word
2706678	无图 Jeddah, September 07, 2024, SPA --CEO of the International Islamic Trade Finance Corporation (ITFC) Eng. Hani Salem Sonbol met with Egyptian Minister of Finance Ahmed Kouchouk on Friday, on the sidelines of his official visit to Egypt. During the meeting, the minister outlined that Egypt is working on building trust among both local and foreign investors within a comprehensive economic reform framework. This framework will include simplified solutions to many challenges facing the tax community, executive procedures for medium, small, and micro-sized enterprises, and service providers, aiming to facilitate the business community in all its components. For his part, Sonbol affirmed ITFC"s commitment to supporting projects that contribute to comprehensive and sustainable development in Egypt and to advancing the goals of sustainable development. --SPA22:26 Local Time 19:26 GMT0045 CEO of ITFC Meets with Egyptian Minister of Finance	查看 900	沙特通讯社 (SPA)	2024-09-08 03:26:28 2024-09-08 07:45:04	word
2706677	无图 Kassala State, Sudan, September 07, 2024, SPA –The King Salman Humanitarian Aid and Relief Center (KSrelief) distributed 480 food baskets on Thursday to needy and displaced families in Kassala State, Republic of Sudan, benefiting 2,871 individuals. This distribution is part of the second phase of the food security support project in Sudan. This assistance is part of the relief and humanitarian efforts provided by the Kingdom of Saudi Arabia through KSrelief to alleviate the suffering of the Sudanese people due to the ongoing humanitarian crisis. -- SPA22:30 Local Time 19:30 GMT0046 KSrelief Distributes 480 Food Baskets in Kassala, Sudan	查看 598	沙特通讯社 (SPA)	2024-09-08 03:30:38 2024-09-08 07:45:04	word
2706676	无图 Hadhramaut, Yemen, September 7, 2024, SPA --The King Salman Humanitarian Aid and Relief Center (KSrelief) distributed 195 shelter bags and 195 food baskets on Friday in the Al-Soum district of Hadhramaut Governorate, Yemen, benefiting 2,505 individuals. This is part of the emergency food and shelter assistance project in Yemen. The initiative is one of the efforts provided by the Kingdom of Saudi Arabia, through its humanitarian arm KSrelief, to alleviate the suffering of needy and affected peoples around the world. --SPA22:41 Local Time 19:41 GMT0047 KSrelief Distributes 195 Shelter Bags,195 Food Baskets in Hadhramaut, Yemen	查看 566	沙特通讯社 (SPA)	2024-09-08 03:41:49 2024-09-08 07:45:04	word
2706675	无图 Hajjah, Yemen, September 7, 2024, SPA --The mobile medical clinics of the King Salman Humanitarian Aid and Relief Center (KSrelief) continued providing healthcare services at the Waalan Camp for displaced persons in Harad District, Hajjah Governorate, Yemen. From August 14 to 20, 2024, the clinic served 98 beneficiaries. This included 42 patients in the epidemic control clinic, 26 individuals in the emergency clinic, 18 beneficiaries in the internal medicine clinic, 10 cases in the reproductive health clinic, and 2 visitors to the awareness and education department. In terms of accompanying services, 34 patients visited the nursing services department, two waste disposal activities were carried out, medications were dispensed to 98 individuals, and 7 beneficiaries received care at the surgery and dressing clinic. --SPA22:49 Local Time 19:49 GMT0048 KSrelief Mobile Clinics Continue Providing Medical Services at Waalan Camp, Yemen	查看 869	沙特通讯社 (SPA)	2024-09-08 03:49:46 2024-09-08 07:45:04	word

14099 «Previous 1 26 564 Next»